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Il Taccuino "colo artes"

Centro informazione, Arte, Cultura e Comunicazione visiva.

venerdì 2 marzo 2012

27 Gennaio "giornata della memoria”



“27 Gennaio”, data importante per la storia mondiale: in questo giorno, nel 1945, i cancelli di Auschwitz sono stati abbattuti. Ancora oggi viene ricordato, questo giorno, sotto il nome di “giornata della memoria”  e per questa occasione, la nostra classe, su sollecitazione della professoressa di italiano, ha realizzato una presentazione su Power Point; chi ha cercato poesie famose, chi testimonianze dirette di sopravvissuti, chi ha consultato varie fonti. A conclusione del lavoro, mi è venuto spontaneo riflettere sugli argomenti trattati e ho pensato che:
 “I libri e i testi che ho letto sul nazismo, e sulla deportazione degli ebrei sono molti, innumerevoli quasi. A volte mi sono chiesta a cosa serviva farlo. Mi sono risposta quasi subito: a ricordare, a capire. Siamo sicuri che qualche parola scritta su un foglio riesca a raccontare tutto ciò che è successo, a farci immedesimare in un bambino, per esempio, costretto a vedere i propri genitori, la propria casa, il giocattolo preferito sparire nel nulla, distrutti e sostituiti da cellette e camere a gas?  Chi può comprendere il dolore di una donna, nel guardare i suoi figli e suo marito costretti a morire, o la rassegnazione di un nonno che mai riuscirà a vedere i nipoti crescere e diventare grandi. Non lo so, non credo, Non ci credo soprattutto quando sento persone che insultano una popolazione intera, generalizzando, che si spostano quando uno straniero si siede vicino a loro, quando chiamano le persone di colore “negri”, o quando storcono il naso alla vista di qualcuno diverso da loro. Questi comportamenti sono assurdi, e ti spingono a chiedere per cosa tutta quella gente è morta, se questi pregiudizi persistono ancora oggi? Capita spesso di sentire o vedere cose del genere, purtroppo, e sono quelli i momenti in cui riesci perfettamente a capire quanto le nostre generazioni, quelle chiamate moderne, possano essere ottuse e arretrate. La gente qui, condanna i nazisti, e dice che la razza “ariana” non esiste, ma comportandosi così, non conferma forse il loro credo? Mi rivolgo direttamente a voi, che vi proclamate razzisti: pensate di essere tanto migliori di chi, tanto tempo fa, ha sparato addosso a tutti quegli ebrei?”

Alice Pietrella
III^A “L. Pirandello”
Civitanova Marche (MC)




   


Questo blog è il taccuino d’appunti “colo artes” (dal latino, ‘coltivo le arti’).
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